Superata la prima fase infiammatoria, dove lo scopo è proteggere l'articolazione/muscolo traumatizzato o post operatorio, si passa alla fase successiva in cui si riporta la zona interessata alla mobilità.

In questa è importante che i sintomi infiammatori e il dolore siano ridotti o stabilizzati
Da cosa è causata la riduzione di mobilità?
Riduzione delle forza e funzionalità muscolare
Restrizioni/aderenze del tessuto
Ridotta mobilità dell'articolazione
Tipo di patologia
Immobilità prolungata
Dolore
Edema

In questa fase è necessario valutare la mobilità iniziale del segmento coinvolto (caviglia, gomito, anca, rachide lombare ecc..) e il tipo di movimento in modo da poter assegnare esercizi corretti al paziente.
Se il paziente non è in grado di compiere il movimento si posso utilizzare attrezzature come il CPM oppure educare un parente a mobilizzarlo correttamente utilizzando un'app come riferimento.
Inoltre se il paziente è in grado di eseguire parzialmente il movimento si possono insegnare delle tecniche specifiche per l'automobilizzazione attiva assistita.
Importante è anche eseguire correttamente uno stretching selettivo che deve essere adattato a seconda delle caratteristiche e esigenze del paziente
Lo scopo di tutte queste attività è:
Migliorare la mobilità
Migliorare la circolazione
Stimolare le articolazioni e le ossa
Migliorare la forza e la resistenza
Gli esercizi insegnati possono essere fatti giornalmente e si mantiene una alta frequenza, bassa intensità per una frazione di tempo più dilatata
Commentaires